L’automobile sfreccia a tutta velocità in autostrada. D’improvviso mi risveglio dal mio torpore e mi accordo che non c’è nessuno alla guida.
Senza perdere un secondo, mi faccio strada tra i sedili anteriori, siedo al posto del conducente e, tenendo saldamente il volante, premo a fondo il freno. Dopo aver marchiato l’asfalto con una sonora sgommata, si ferma.
Spesso faccio sogni strani come questo. Sono convinto che ognuno di essi contenga dei messaggi che, se decifrati, possono rivelarci quale direzione prendere.
Questo sogno in particolare è andato avanti per una decina d’anni almeno, a momenti alternati. Fino a che, qualche giorno fa, improvvisamente mi si è accesa una luce ed ho capito il significato.
L’auto a tutta velocità senza conducente era la mia vita. Illuso di averne il controllo, mi stava scappando dalle mani e presto sarebbe andata a schiantarsi.
Io non la guidavo. Non andava nelle direzione che avrei voluto. Da passeggero, mi limitavo a guardare il paesaggio passivamente, permettendo agli eventi di dispiegarsi indipendetemente dalle mie aspirazioni e desideri.
Passava davanti a me con immagini confuse. Mi ricordo la sveglia che suonava la mattina ad orari improbabili. E poi di nuovo, di nuovo e di nuovo ancora, come in un incubo. Sveglia, traffico, lavoro, pausa, lavoro, traffico, doccia e cena, stanchezza ed abbiocco. E sveglia nuovamente.
Lei mi guidava. I giorni, mesi, anni passavano inesorabilmente senza che questa prendesse quella direzione che avevo sperato. Un po’ come salire su un autobus a caso e pretendere che ci porti alla destinazione che abbiamo in mente.
Fino a che, ho frenato.
Giorni fa, mentre meditavo mi si è presentata un’immagine davanti agli occhi.
Un uomo corre in una ruota come quella di un criceto.
Io: “fermati, non vedi che stai correndo in tondo?”
Lui: “non vedi che ho l’ultimo modello di iPhone?”
Io: “si, però stai correndo nella ruota”
Lui: “Guarda, ho pure Netflix e Skype”
Ci ho rinunciato. Ho rinunciato a tentare di cambiare le vite degli altri.
Il mio compito è vivere la mia e dare ispirazione. Del resto io ero il primo a correre ad occhi bassi senza ascoltare nessuno. Non mi accorgevo di correre una maratona senza fine che non mi avrebbe portato da nessuna parte.
Quello che cambia tutto non è mollare tutto, viaggiare, guadagnare di più, trovare il partner ideale, ma il risveglio della coscienza.
Il risveglio della coscienza non arriva per tutti, ma è un regalo per pochi. Chi è destinato ad averlo, ha un terreno fertile dove, prima o poi, il seme della consapevolezza attecchisce e cresce. Per altri, il suolo è morto e tentare di farci crescere qualcosa è solo tempo perso.
Ho deciso pertanto di camminare sulla mia strada, cambiare me stesso e smettere di imporre il mio punto di vista. L’universo decide se e quando avremo la possibilità e volontà di seguire il nostro destino.
Scrivo e Luna dorme qui accanto a me. L’abbiamo adottata due settimane fa e, in questo breve periodo, è raddoppiata. Da che aveva paura di uscire da sotto il letto ove si era rifugiata appena arrivata a casa, ora litiga con un altro gatto e fa salti di metri dalla finestra.
E’ il richiamo della giungla ed è così bello vedere che questi instinti di voglia di natura, caccia, mordere, graffiare, sono innati, senza che nessuno glieli abbia mai insegnati.
Luna è stata trovata sola sulla spiaggia di Thong Nai Pan, spaventata e ferita, ed ora è la principessina selvaggia di casa. Selvaggia, ma tanto dolce, come quando si sveglia la mattina e ha una voglia insaziabile di coccole.
Oggi vivo in una casa nella giungla in Thailandia con la mia “principessa” turca (che ha traslocato per venire da me) ed una gattina rossa. Sono felice. Felice, ma con la consapevolezza che tutto è impermanente, mutabile e che in un secondo tutto potrebbe cambiare.

è possibile fare un trasloco in scooter? Certo che si, basta avere grossi sacchi, cavi e tanta volontà…

La felicità è qualcosa di così semplice…
Accettare i cambiamenti con serenità, senza etichettarli come bene o male. Gioia e sofferenza sono le due facce della stessa medaglia, come il sole e la luna, la notte e il giorno.
Senza sofferenza, non saremmo in grado di sperimentare la felicità. Senza notte, non potremmo gioire dell’alba e, senza giorno, del tramonto. Senza lasciare andare, non c’è spazio per qualcosa di nuovo.
Ciao Mickey!
ANche a me capita quel sogno e da dietro passo avanti e Guido io dato che se no non c è nessuno che lo farebbe e mi schianterei..
Anche io ho avuto una gatta tanti anni fa … e X tanti anni… che si chiamava Luna
Adoro i gatti
Ps…quelli rossi sono i più giocarelloni..
…la Ruota potrebbe essere quella del Dharma
Sofferenza…impermanenza ed equanimita’..
Spero di riuscire ad incontrarci a Gennaio la Principessa e Te!
Un abbraccio a Tutt2!
Babi B.
Ciao Babi! Saremo tutti qui ad aspettarti a Gennaio
Spero anche il bel tempo…