Sei alla disperata ricerca della guida definitiva su cosa mettere in valigia? Finalmente la tua ricerca è finita: sei arrivato nel posto giusto dove imparare i migliori trucchi per una valigia perfetta e leggera
Benvenuto! Non è mia intenzione essere presuntuoso, ma posso assicurarti che questo articolo è quanto di più completo mai troverai in rete.
La guida che troverai qui sotto, che aggiorno regolarmente, è il risultato di mesi di ricerche, centinaia di video guardati e recensioni lette e, più importante di tutto, dell’esperienza di due anni di viaggio in ogni condizione atmosferica: dai laghi glaciali del Montana, alle temperature estreme della Death Valley, alle giungle del sud-est asiatico, fino alle cime dell’Himalaya.
Ho guardato un infinità di video su come preparare una valigia leggera e ho finito per scegliere le cose sbagliate. Per intenderci, tutta l’attrezzatura da trekking è stata inutile in Thailandia, Bali e Messico dove era molto più adatto indossare semplici magliette di cotone e flip flop (e non scarponi da montagna e pantaloni sintetici).
Quindi, quello che cerco di fare in questa guida è condividere i miei trucchi su come preparare un bagaglio leggero, ma allo stesso tempo fare in modo che tu abbia nello zaino tutte quelle cose necessarie a rendere il tuo viaggio confortevole (e non sembrare un pesce fuor d’acqua).
Quindi, prima di andare avanti, ti suggerisco di:
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Fatto? Perfetto! Andiamo avanti!
Sommario
- Cosa mettere in valigia per la tua avventura nel mondo?
- Qualche regola generale
- Backpack: introduzione, zaino da cabina, zaino da stiva
- Daypack: lo zaino da giorno
- Gli indispensabili
- I non essenziali
- Abbigliamento: introduzione e cosa c’è nel mio zaino
- Solo per i fanatici dei trekking
- Elettronica e tecnologia
- Altri link importanti
Cosa mettere in valigia per la tua avventura nel mondo?
Quando ho iniziato a pensare che i miei viaggi sarebbero passati dalle due-tre settimane delle vacanze estive a mesi consecutivi fuori dalle rotte turistiche, ho capito in tempo zero che il mio trolley in policarbonato, jeans e polo in cotone non erano probabilmente quanto di più adatto per esplorare il mondo.
Ero abituato ad avere come compagni di viaggio un sacco di vestiti di cui poi regolarmente usavo sì e no un terzo. Oltre a questi portavo con me un mare di oggetti inutili: la mia valigia era estremamente pesante e finivo poi immancabilmente in qualche supermercato a cercare disperatamente ciò che mi mancava.
Che fare allora?
Sono andato su Google, ho digitato “What to pack for a RTW trip” (dove RTW sta per Round The World, intorno al mondo) e ho scoperto la “scienza” del packing light: impacchettare leggero per viaggiare leggero.
In poche parole si tratta di costruirsi un vero e proprio kit del viaggiatore: un backpack (zaino o trolley-zaino), un daypack (zaino piccolo da giorno), abbigliamento specifico e una serie di gadget ultraleggeri (più o meno indispensabili).
Giusto per darti un’idea… nel mio viaggio in Turchia di dieci giorni in inverno il mio zaino pesava 6,5kg (meno della mia Eastpak piena di libri di quando andavo al liceo da ragazzo), mentre per un viaggio della durata di mesi, backpack + daypack + vestiti che indosso + computer toccano i 14kg totali. Non male, vero?!
Qualche regola generale
- Valuta le tue necessità e il tuo stile di viaggio prima di iniziare
Preparare la valigia significa anche prendere decisioni personali in quanto ognuno ha le sue idee per quanto riguarda comfort e stile. Questa lista di cosa portare è studiata in base alle mie necessità: viaggiatore low-cost (preferisco pernottare in ostelli e guesthouse), appassionato di Yoga (mi porto dietro un tappetino per praticare), blogger (il mo computer è sempre con me). Da “viaggiatore a lungo termine”, mi muovo tra climi completamente diversi nel corso dello stesso viaggio, cambiando dal piumino e guanti alle flip-flops e crema solare. Che significa? Che magari non ti serve tutto quello che ti raccomando in questo articolo (o magari ti serve di più). Valuta attentamente la tua situazione personale, dove andrai, per quanto, quali attività farai e regolati di conseguenza - Viaggia leggero!
La prima regola e quella più importante: un bagaglio leggero può cambiare le sorti del tuo viaggio! Non c’è niente di peggio che doverti trascinare un sacco di patate pieno di oggetti inutili, soprattutto quando il sole scotta e l’umidità ti toglie il respiro. Al contrario, non c’è niente di meglio della sensazione di libertà di sollevare il tuo zaino-trolley come una piuma quando devi salire una lunga scalinata o trasportarlo in scooter - Ogni grammo conta
Nel fare le tue scelte su cosa mettere in valigia ricorda che il peso del tuo bagaglio non è dato dal singolo oggetto, ma dalla somma di tutti, compresi i più leggeri, quindi qualsiasi cosa pensi di comprare, controllane accuratamente il peso (bilancia da cucina!) e confronta tutte le alternative. Chiediti sempre se non esiste una soluzione più leggera e funzionale e sopratutto se ti serve davvero. Per esempio, hai bisogno di portarti dietro un coltellino svizzero con 20 funzioni quando puoi sopravvivere benissimo con 4 funzioni di base? - Chi più spende, meno spende
Alcuni dei prodotti che ti presenterò sono costosi, ma è meglio investire i tuoi soldi su un oggetto funzionale e che sicuramente non ti darà problemi, piuttosto che su altri mediocri che, oltre a dover cambiare dopo poco spendendo alla fine il doppio, non faranno bene il loro lavoro. E poi, non ci sono ovunque Amazon e mega centri commerciali e sostituire alcuni prodotti è un’impresa eroica (prova a cercare un paio di sandali in India…). Se non stai andando a fare una vacanza in un resort, ogni oggetto verrà sottoposto ad un uso intensivo, pertanto resistenza e comodità sono le parole d’ordine! - E sempre in tema… Decathlon? Più no che si
Sa Decathlon ho comprato un paio di pantaloncini da running, un paio di boxer mentre ero in viaggio e non potevo fare altrimenti (e li ho già cestinati dopo qualche uso), una borraccia. Che ne penso? Decathlon è un po’ come Ikea, ovvero concetti copiati da altre marche/designer riproposti a prezzi popolari, e ovviamente il mio pensiero è stato inizialmente di risparmiare qualche euro acquistando i loro prodotti. Come sono? No, non ci siamo! Se per Ikea posso chiudere un occhio, tanto non sono oggetti vitali, mentre sono in viaggio non voglio seccature con prodotti che funzionano male, non fanno quello che devono, pesano di più, sono più scomodi - Sei indeciso o pensi che quell’oggetto non ti serva? Cosa faccio se… ? Ma se… ? Lascialo a casa!
Se è vero che certe cose sono poi introvabili, è altrettanto vero che prodotti da bagno, medicinali, vestiti in cotone potrai tranquillamente acquistarli in viaggio (indovina, esistono negozi anche nel terzo mondo) o noleggiarli (come ad esempio l’attrezzatura da immersione): meglio partire leggeri, che sovraccarichi! Ogni oggetto di troppo dovrai poi trascinarlo con te per tutto il resto del tuo viaggio. Meglio essere leggeri come una farfalla che pesanti e lenti come una tartaruga. - Tieni in ordine il tuo zaino
Risistema il contenuto ogni volta che prendi qualcosa e rimetti tutto nella stessa posizione. Ti sarà più facile e veloce trovare quello che cerchi ed eviterai di perdere materiale costoso - Un po’ di disciplina
Lava regolarmente i tuoi vestiti e la tua attrezzatura, fai prendere aria al tuo zaino, salva nel cloud le tue foto per essere sicuro di non perderle, controlla gli estratti conto delle carte, cestina le vecchie ricevute, riordina i tuoi appunti - Controlla dieci volte di aver preso tutto prima di andartene (anche in bagno!)
E fallo ogni volta che ti sposti. Se sai di essere sbadato, prepara una lista di quello che hai con te da spuntare ogni volta (hai preso lo spazzolino? e il caricatore del cellulare?). Credimi, non avrai voglia di cercare disperatamente un caricatore per il tuo iphone nella prossima cittadina - Evita di comprare souvenir ovunque vai
qualsiasi cosa acquisti, dovrai trascinarla con te per il resto del viaggio (o spedirla a casa). Porta con te emozioni, non una collezione di magneti per il frigo - Non portare libri se non prevedi di abbandonarli lungo il percorso
Sono pesantissimi e ingombranti. Se ti piace leggere o avere con te una guida, pensa alla fantastica soluzione Kindle (vedi la sezione elettronica) - Tieni una lista su cloud
In caso di furto o incidente, l’assicurazione ti chiederà i modelli e numeri seriali delle tue apparecchiature elettroniche per la pratica di rimborso, così come copie dei tuoi documenti. Invece di portarti dietro documenti cartacei, è molto più sicuro tenere copie elettroniche su un account cloud, che puoi accedere anche se la tua attrezzatura elettronica non è più in tuo possesso. Onedrive, Dropbox, Google Drive e iCloud sono soluzioni affidabili

Questa immagine mostra tutti i miei oggetti individualmente sul pavimento, quindi inseriti nei packing cubes. Tutto entra facilmente nel mio zaino rimanendo perfettamente organizzato
Backpack: introduzione
Il tuo zaino è il pezzo più importante che porterai con te in viaggio. Di conseguenza, deve essere la scelta più attenta.
Ci sono migliaia di zaini sul mercato e perdersi e fare l’acquisto sbagliato è questione di un attimo!
Su questo ci sono mille scuole di pensiero: i puristi ti diranno che va portato assolutamente in spalla, nei negozi che te ne serve uno da 85 litri (la capienza si misura appunto in litri). Il minimalista estremo cercherà di convincerti che 30 litri sono il limite per viaggiare leggeri. Ricorda: non è una gara e non hai bisogno di vincere o dimostrare qualcosa. Quello che conta è la funzionalità dello zaino che ti permetterà di viaggiare leggero e in modo intelligente. Punto.
Questo è il motivo per cui ho fatto ricerche approfondite e sono sicuro di aver trovato le migliori soluzioni possibili, che sono felice di condividere con te.
Mentre in tempi passati questi zaini venivano “presi in prestito” dagli sport di montagna, al giorno d’oggi esistono prodotti specifici per viaggiare, infinitamente più comodi.
Cosa tenere a mente per scegliere lo zaino giusto?
Zaini da alpinismo e da trekking:
Gli zaini da alpinismo hanno solo un’apertura superiore (come un sacco), mentre gli zaini da trekking ne hanno una superiore e una inferiore. Difetti:
- Per prendere un oggetto dovrai spesso svuotarlo di metà del contenuto (zaino da trekking) o completamente (zaino da alpinismo)
- Il tuo zaino perfettamente organizzato verrà completamente incasinato dal primo giorno di viaggio creandoti stress non necessario
- Richiederà ogni volta molto più tempo per essere preparato
- Hanno un sacco di cinghie per funzionalità che a te non servono (es. agganciare le racchette da neve) e che si rovineranno/incastreranno nei rulli automatici degli aeroporti
Credimi… potrai riconoscere chi ha scelto questo tipo di zaino perché avrà tutta la sua roba sparsa sul letto o sul pavimento (in ostello) come se lo zaino fosse appena esploso! Anche la persona più organizzata dovrà svuotarlo completamente per riorganizzarne il contenuto. Non è pratico e non è sicuro perché potresti facilmente dimenticarti qualcosa e accorgertene quando è troppo tardi.
Valigia tradizionale con ruote (conosciuta anche come “trolley”):
Sono disponibili in versione morbida (cordura) e rigida (policarbonato). Quasi tutti gli abbiamo usati e sappiamo come sono ingombranti.
Difetti:
- hanno bisogno di parecchio spazio a terra per essere aperti senza rovesciare tutto
- è difficile riporli sotto al letto perché troppo alti o non flessibili
- quando li apri, tutto il contenuto scivola su un lato incasinandosi
- è quasi impossibile trasportarli su uno scooter o su una strada non asfaltata
La miglior soluzione che ho trovato è certamente lo “zaino/trolley”: quello che adoro di questo tipo di zaino è che è progettato specificatamente per viaggiare con la massima efficenza: può essere usato come zaino con gli spallacci nascosti o come trolley con le ruote a seconda delle circostanze. E’ equipaggiato con un grande compartimento principale completamente apribile, più una serie di tasche interne ed esterne dove riporre gli oggetti più piccoli e delicati.
Backpack – Zaino da stiva: Osprey Sojourn 60
Con 60 litri di capacità, è la miglior soluzione per i viaggi più lunghi (più di tre settimane). E’ un ibrido tra trolley e zaino e offre il meglio dei due mondi con soluzioni avanzatissime.
Si! E’ uno zaino e un trolley con le ruote, due in uno. Quando il gioco si fa duro, come trasportare il tuo zaino sul traghetto, sullo scooter or camminare nel fango, ti basterà aprire la tasca posteriore e voilà, spunteranno due spallacci e una cintura regolabili che lo trasformeranno in un comodo zaino. Non c’è bisogno di spiegarti come questo è un sollievo in posti come il Sud-Est Asiatico, dove eviterai lunghe attese in coda con decine di chili sulle tue spalle a temperature superiori a 35 gradi, così come trascinarti il tuo zaino sul pavimento in mezzo allo sporco.
E’ morbido e super-resistente con tante tasche interne ed esterne e con ruote grandi e resistenti per farlo correre anche sui terreni più sconnessi. Ovviamente è anche predisposto per essere lucchettato.
Pensi che 60 litri siano pochi? Ti assicuro che bastano e avanzano! In Thailandia ci ho infilato pure un frullatore completo di accessori. Diffida da chi ti dice che te ne servono 85: finiresti per portarti in giro un mostro dal peso eccessivo e pieno di roba inutile (si, anche quello, tanto c’è spazio…).
Pensi che 60 litri siano troppi? Ho conosciuto gente che viaggiava con un 35 litri e lì aveva TUTTO. E’ fattibile, ma richiede tante rinunce: calzamaglia da running al posto dei pantaloni, 2 canotte, zaino ripiegabile per il giorno (scomodissimo), niente abbigliamento per il freddo e di solito si tratta di coppie che viaggiando insieme possono dividere in due zaini gli oggetti di uso comune, ad esempio il computer.
Se stai “trasportando la tua vita con te”, come sto facendo io, non c’è veramente bisogno di infliggerti sofferenze. Specialmente quando decidi di fermarti in qualche luogo per più tempo, vuoi avere un po’ di comodità.
Compralo qui (disponibile anche in nero)
Il gran dilemma: far impacchettare lo zaino in aeroporto o no?
E’ molto più facile che eventuali danni provengano dall’interno, come un contenitore con liquido o crema che si rompe o che perde: devi sapere infatti che con la pressione ad alta quota i tappi tendono a svitarsi. E’ pertanto fondamentale che tu li stringa al meglio prima di metterli in valigia e che ogni contenitore che può potenzialmente perdere sia avvolto/sigillato all’interno di un sacchetto tipo Cuki o Ziploc.
In aeroporto viene poi offerto il servizio di impacchettamento della valigia in quella sorta di PVC verde fluorescente. Io non l’ho mai usato e ritengo che con una valigia morbida non ce ne sia alcun bisogno, però, se è inverno, c’è umidità o c’è la possibilità che piova copiosamente, compro in un supermercato la pellicola per alimenti trasparente e ci avvolgo lo zaino per conto mio. Tempo: 3 minuti. Costo: 1-2 euro.
Backpack – Zaino da cabina: Osprey Farpoint 40
E’ uno zaino valigia con capacità di 40 litri, molto leggero (1,32kg), ed è la miglior soluzione per viaggi brevi e low cost.
E’ al limite delle misure da cabina, quindi può essere trasportato direttamente a bordo (ottimo ad esempio per Ryanair e AirAsia). Appena scendi dall’aereo, sei pronto per la tua avventura!
Cosa si può portare in aereo? Leggi questo interessante articolo
Ha uno scomparto principale completamente apribile, uno imbottito per computer/tablet e tanti secondari per i piccoli oggetti.
Gli spallacci possono essere protetti all’interno di una tasca facendolo diventare una borsa a mano o a tracolla, ottima soluzione per farlo passare e non rovinare gli spallaci.
Le due zip principali sono inoltre predisposte per poter essere chiuse con lucchetto.
Daypack – Zaino da giorno
È lo zaino “da giorno”, ovvero quello che avrai appresso per il 99,9% del tempo e dove terrai tutto ciò che ti serve quotidianamente.
Qui a mio avviso i fattori fondamentali sono tre: leggerezza, comodità, versatilità. Ti consiglio pertanto il Deuter Speed Lite 20 (20 litri, 530g), in assoluto il più leggero della sua categoria.
E’ dotato di:
- una tasca principale con una tasca interna per documenti o altre cose
- una superiore con organizer e clip interna dove agganciare le chiavi e i portafogli Pacsafe con sistema antifurto
- una tasca frontale ad accesso rapido dove tenere salviette umidificate, cappellino e tutte le cose che vuoi a portata di mano
- due tasche laterali in mesh per bottiglie d’acqua o borracce
- cinghie di compressione per regolarlo in base al contenuto
- alloggiamento per un’eventuale sacca d’idratazione
Altre fantastiche alternative: Osprey Daylite Plus (20 litri, 540 grammi) o, leggermente più grandi e pesanti, ma dotati di una cintura lombare molto più strutturata e con tasche utili per avere una serie di oggetti a portata di mano, l’Osprey Talon 22 (uomo, 750g) e l’Osprey Tempest 20 (donna, 700g).
Per le donne minute: il fratellino minore Deuter Speed Lite 15, identico al fratello maggiore da 20 litri, ma senza tasca esterna frontale e senza cinghie di compressione o l’Osprey Daylite (13 litri, 450g).
Da abbinare al daypack: rain cover per proteggerlo in caso di pioggia (lo zaino non è impermeabile), fischietto di emergenza (per le escursioni in montagna, in mare o da usare in caso di minaccia, questo in alternativa) e una targhetta impermeabile con i tuoi dati.
Quando invece non voglio portare con me lo zaino, tipo a cena, uso un piccolo marsupio Mammut, perfetto per documenti, portafoglio, smartphone e fazzoletti. E’ nero, semplice e può essere indossato anche lateralmente. E’ inoltre dotato di una tasca posteriore dove riporre in sicurezza banconote e carte di credito.
Cosa c’è dentro il mio Daypack? portafogli, carta d’identità e una fotocopia del passaporto, una carta di debito e una di credito, salviette umidificate, caricatore d’emergenza, fazzoletti, borraccia, pile, coltello, in città: ombrello, climi tropicali: poncho, mare: telo da spiaggia e crema solare, in aereo: mascherina e cuscino per dormire, passaporto, computer, caricatori, bustina con spazzolino e dentifricio
Che ne penso delle soluzioni backpack+daypack tutto in uno?
Come già detto, dopo due anni in viaggio, confermo che non c’è alcun motivo per doversi trascinare lo zaino in spalla. Le soluzioni con zaino da giorno incorporato (tipo Osprey Farpoint 55 o Deuter Quatum/Traveler) hanno un parecchi limiti: lo zaino da giorno è troppo piccolo, spesso scomodo e, dato che si consuma molto più velocemente del backpack, ti ritroveresti con un kit non più completo.
Gli indispensabili
Sono quegli oggetti che porto con me in ogni viaggio, indipendentemente dalla durata e dalla destinazione. Sono leggeri, funzionali, resistenti nel tempo e rendono la mia vita più semplice!
Packing cubes
Come fare per tenere in ordine lo zaino e trovare subito vestiti e oggetti ed evitare che il contenuto si trasformi in un’insalata mista dopo un giorno?
Semplice, con i packing cubes: si tratta di buste di varie dimensioni in ripstop (lo stesso materiale delle tende da campeggio) dove inserire vestiti, intimo, scarpe e oggetti di vario tipo.
Io per esempio uso un cubo per felpe e magliette, uno per i pantaloni e l’intimo termico, uno per calze e boxer, ecc…
Ne esistono di mille tipi e mille marche, ma i migliori a mio avviso sono i Pack-It Specter della Eagle Creek: di qualità eccelsa (i miei sono come ancora come nuovi, zero problemi), completamente in ripstop, sono in assoluto i più leggeri (il più grande pesa 27 grammi) e, quando non pieni, possono essere ripiegati su se stessi senza occupare ulteriore spazio e senza appesantire il bagaglio.
C’è ne sono di varie misure, ma io ti consiglio:
- 2 cubi full size (pantaloni, magliette e felpe)
- 1 tubo o un mezzo cubo (intimo e calze)
- 2 sacchi per le scarpe e sandali
- un set di tre sacchetti di varie dimensioni (o singoli di misura media)
Attenzione: esistono packing cubes di mille marche, anche prodotti da Amazon con il marchio AmazonBasics, così come cineserie a basso costo. Consiglio spassionato: evita! Non sono comprimibili quando non li usi, le cerniere si rompono, i materiali si logorano e ricorda che un packing cube in ripstop pesa mediamente 15 grammi contro un centinaio e più di uno in cordura. Parliamo di viaggiare leggeri e vuoi appesantire il bagaglio proprio con i packing cubes?
Consigli per organizzare la tua valigia con i packing cube:
- Arrotola tutti i tuoi vestiti! Occuperanno meno spazio e potrai quindi fare pressione sul packing cube per rimuovere l’aria e massimizzare lo spazio
- Per quanto riguarda invece tutti i piccoli oggetti, utilizzo i Kiezels della designer olandese Rosanne van den Enk. In diverse misure e colori e realizzati in ripstop, hanno un prezzo molto abbordabile. Li puoi usare per tenere ad esempio cerotti e medicine, kit per il bucato, lampada da testa, cavetteria
- Per altre necessità, come ad esempio una bella scorta di fazzoletti di carta, l’asciugamano in microfibra, il telo da mare sporco di sabbia, il tappetino da Yoga, ho optato per questo set di sacchetti della Tatonka: leggerissimi, resistenti, di ottima fattura
- Infine, per la biancheria sporca, questa comoda sacca della Tatonka, idrorepellente e anti-odore, che posso usare anche per portarla direttamente in lavanderia e riconoscerla quando vado a ritirarla
Kit da toilette
Ovviamente avrai bisogno di un beauty con tutto ciò che serve per la tua igiene personale. Io personalmente ho una Eagle Creek Pack-It Specter Wallaby Small, piccola meraviglia da 135g completamente in ripstop.
E’ leggerissima, idrorepellente e dotata di un indispensabile gancio in plastica per poterla appendere in bagno, al letto a castello in ostello o dove la fantasia ti suggerisce.
Cosa mettere nella toiletry bag? Un sapone di Marsiglia nel suo portasaponetta impermeabile (corpo, viso, capelli, bucato, puoi anche prendere quelli degli hotel se impari a leggere gli INCI), spazzolino, filo interdentale, dentifricio, schiuma da barba in formato da viaggio o comunque piccola (solo per viaggi brevi, altrimenti quella in formato standard), rasoio con testine intercambiabili, cotton fiocs, burro cacao, tagliaunghie, un piccolo specchio in acrilico (che uso per tagliarmi i capelli o radermi qualora non ne abbia un altro a disposizione o voglia vedere la parte posteriore della mia testa).
Alternative: Eagle Creek Wallaby Toiletry Bag (più pesante, in cordura invece che Ripstop), Eagle Creek Pack-It Specter Onboard (più grande, sempre in ripstop), Sea to Summit Hanging Toiletry Bag
Un consiglio: torna all’essenziale! Non hai bisogno di mille barattoli, saponi, cremine: oltre ad essere pieni di ingredienti chimici, appesantiscono il tuo bagaglio e inquinano. Un sapone di Marsiglia copre tutte le esigenze e se finisci qualcosa, compralo durante il viaggio (in India i prodotti ayurvedici costano una cifra ridicola, in Thailandia c’è un ottimo sapone naturale a base di cocco).
Asciugamano in microfibra
Non avrai certo intenzione di portare con te un morbido asciugamano di cotone che occupa da solo un terzo di zaino e impiega giorni ad asciugare?
La soluzione sono gli asciugamani in microfibra, come questo della Mountain Warehouse. Sono leggeri, occupano pochissimo spazio, asciugano molto rapidamente, non puzzano se rimangono umidi e possono essere utilizzati anche come teli mare dal momento che non vi rimane appiccicata la sabbia.
Mi raccomando: assicurati che uno dei lati sia almeno 150cm, altrimenti ti troverai a cercare di asciugarti con un fazzoletto!
Lucchetti
E’ assolutamente fondamentale avere con te un paio di lucchetti a combinazione: ti serviranno per mettere in sicurezza le zip del tuo zaino quando ti sposti o lo lasci in albergo, per chiudere l’armadietto dell’ostello o la porta del bungalow.
Nella scelta di questo accessorio per me era fondamentale che fosse di tipo TSA, apribile in un’eventuale controllo di sicurezza da parte del personale aeroportuale, di buona marca (per evitare problemi di apertura che tanti di cattiva fattura hanno) ed estremamente leggero.
Ti consiglio di comprare due lucchetti a quattro cifre. All’inizio ne avevo infatti uno da tre e uno da quattro, ma poi mi sono reso conto che quest’ultimo è molto più sicuro (molte più possibili combinazioni), versatile nell’adattarsi a tutti i tipi di anelli e, nel caso debba chiudere l’armadietto o la valigia per pochi istanti, posso sempre far ruotare due cifre invece di quattro o ruotarle tutte e quattro di una sola posizione.
Ti sembra troppo fragile? E’ inutile comprare qualcosa di più ingombrante e pesante: un ladro professionista apre questo come qualunque altro in pochi secondi, quindi tanto vale avere qualcosa di pratico e leggero.
Mi raccomando però, anche se non c’è nulla da proteggere, mai allontanarti lasciando il lucchetto in posizione aperta: qualcuno potrebbe prendere nota della combinazione e approfittarne quando non sei presente.
A questi ho abbinato un lucchetto a cavo PacSafe RetractraSafe 250 che ha molteplici usi: legare lo zaino al letto negli ostelli che non hanno armadietti o in albergo, alla panchina nella sala d’attesa dell’aeroporto, alla sedia quando sono al ristorante, al sedile in treno o pullman. Sono comunque convinto che ci siano almeno un’altra decina di possibili utilizzi…
Portafogli
Insieme al passaporto è quanto di più importante ti porti appresso. Non vorrai scoprire che te l’hanno abilmente sfilato dallo zaino, vero!? Credimi, è qualcosa che succede a tanti viaggiatori.
Per questo la soluzione è il Pacsafe RFIDsafe Z100: chiusura zip, scomparto per monete più innumerevoli per carte di credito, patente e altri documenti. Dispone inoltre di scomparti per le banconote con chiusura zip per ulteriore sicurezza.
La cosa fantastica? E’ la catena antifurto incorporata e il moschettone con sistema di sicurezza che ti permetterà di agganciarlo alla clip portachiavi dello zaino, ai pantaloni o al marsupio.
E’ inoltre costruito con uno speciale materiale che blocca le trasmissioni RFID, mettendoti così al sicuro da eventuali tentativi di furto di dati dalle tue carte di credito e tessere.
Consiglio di abbinare al portafoglio un portatessere con blocco RFID da lasciare nella valigia in albergo con dentro carta di credito di backup e un po’ di dollari americani per ogni evenienza.
Lampada frontale
Difficile da credere, ma una buona lampada frontale è un’accessorio *fondamentale*.
A parte l’ovvio utilizzo come leggere sul letto o in pullman, immagina di essere in una camerata d’ostello da 12 letti e dover andare in bagno nel mezzo della notte o ancor peggio doverti svegliare la mattina alle 2 per andare in aeroporto e doverti vestire e raccogliere tutte le tue cose senza svegliare nessuno.
O ancora camminare la sera sul bordo di una strada non illuminata o la mattina prestissimo per raggiungere al buio la vetta di una montagna da dove ammirare il sorgere del sole.
Petzl Tikka+ (qui in blu) è un punto di riferimento nel mercato delle lampade frontali: di ottima fattura, ha 4 regolazioni per la luce fissa bianca fino a 160 lumen, più luce rossa fissa o lampeggiante per segnalare la tua posizione in modo più efficace. Funziona con 3 pile ministilo, pesa 85 grammi ed è pure impermeabile.
Esistono anche le versioni più economiche Tikka e Tikkina (Tikka 100 lumen solo luce bianca, Tikkina 80 lumen solo luce bianca): meno potenti, ma comunque ottime!
Ombrello
Un vero viaggiatore non si porta dietro l’ombrello… e poi io ho la giacca in Goretex…
E invece io penso che il caro buon vecchio ombrello sia ancora la miglior soluzione!
Hai mai provato l’esperienza di una pioggia tropicale? No? Beh, allora ti assicuro che, se non vuoi sperimentare come ci si sente inzuppati dalla testa ai piedi, è meglio che te ne porti uno dietro.
La tua giacca antipioggia ti protegge solo testa e busto, mentre per essere completamente “waterproof”, dovresti avere anche pantaloni e scarpe in Goretex… e non sto ipotizzando che tu sia nel mezzo della foresta amazzonica, ma magari ti trovi semplicemente a spasso per Bangkok con una temperatura vicino ai 40 gradi, quando improvvisamente arriva il diluvio universale.
L’ombrello perfetto, a mio parere deve osservare quattro requisiti: compatto, ultraleggero, ampia apertura, resistente. Tra l’altro, tra un ombrello compatto e l’altro, possono esserci tranquillamente 100-200 grammi di differenza a seconda dei materiali utilizzati, così come, quando lo apri, puoi ritrovarti a cercare di ripararti sotto un fazzoletto o sotto un vero ombrello.
Ti propongo il Fulton Minilite-1 della famosa casa d’ombrelli inglese: struttura in alluminio, 238 grammi di peso, 25cm da chiuso, copertura extra-large da ben 96cm.
Tra l’altro, se può interessarti, la Fulton ha ricevuto la prestigiosa “Royal Warrant of Appointment”, ovvero è la fornitrice di ombrelli della famiglia reale inglese 🙂
Vai in un paese tropicale? Oltre all’ombrello, entra nel primo 7/11 e compra un poncho! Perfetto per quando vai in scooter o ti devi spostare con gli zaini mentre imperversa la tempesta.
Borsa ripiegabile
Di peso veramente trascurabile, è sempre utile avere un sacchetto o uno zainetto ripiegabile. Non occupa spazio in valigia, ma potrai usarlo per la spesa, per andare in spiaggia e per qualsiasi evenienza.
Ti consiglio il sacchetto della LOQI, che con i suoi 55 grammi di peso, può trasportare fino a 20kg ed è pure resistente all’acqua.
E’ disponibile in un mare di fantasie diverse, quindi, buona scelta!
Una citazione dal sito della LOQI: “Forte come un uomo, leale come un cane. Le borse della LOQI sono estremamente forti, senza prodotti chimici, durano a lungo, sono impermeabili e lavabili. E parecchio belle. No, non stai chiedendo troppo. Puoi avere la tua torta e mangiartela anche.”
Borraccia
Per tanto ho tentato di resistere all’acquisto di una borraccia, poi ho finalmente capito l’importanza.
Continuare a comprare bottiglie di plastica da mezzo litro, oltre a contribuire significativamente all’inquinamento di questo pianeta, era assolutamente pericoloso per la mia salute: la plastica delle normali bottiglie, soprattutto quando sottoposte a temperature calde, rilascia Bisfenolo A (conosciuto anche come BPA), un composto organico cancerogeno.
Le borracce Nalgene, realizzate in Tritan, sono BPA-free, quindi sicure, non si piegano, non si rompono, non perdono.
Sono anche un ottimo ausilio per ridurre i costi, in quanto tanti ostelli e alberghi mettono a disposizione gratuitamente i distributori di acqua microfiltrata, così come in tanti stati è possibile ricaricarle nei ristoranti e supermercati.
Quale acquistare? La Everyday in Tritan a tappo stretto da 1 litro
Altre piccole cose…
- una lampada USB: la Xiaomi portable LED Lamp è leggerissima, stilosa, ha un interruttore on/off con cinque livelli di regolazione. Puoi usarla collegata ad un alimentatore USB, al computer, ad un caricabatterie portatile. A cosa ti serve? Tanti alloggi, soprattutto i bungalow, non hanno la luce sul comodino: ti sarà utilissima per leggere, per andare al bagno durante la notte, per creare atmosfera
- una o due buste in formato A5 per tutti gli altri documenti
- una maschera per gli occhi per riuscire a dormire in aereo e in ostello
- una penna, un po’ di fotocopie del tuo passaporto e un po’ di fototessere per eventuali visti e documenti che dovrai fare
- una bustina con cerotti, Tormentilla Heel per la dissenteria ed eventuali altri medicinali/integratori solo se per te indispensabili. Se porti con te pillole o capsule, mettile in buste con chiusura ermetica insieme al “silica gel”, altrimenti si sfalderanno con caldo e umidità. Evita l’errore più comune, ovvero di trasformare la tua valigia in una farmacia ambulante: le farmacie esistono ovunque, i prodotti costano meno altrove che in Italia (a volte anche un decimo) e spesso sono più specifici per gli eventuali inconvenienti in cui potresti incorrere sul posto
- crema solare: l’ottima Australian Gold in gel con SPF30 (se pensi di usare meno di 30, puoi anche fare a meno di usarla che non ti serve a nulla)
- un bel pacco di fazzoletti di carta (quelli che vendono fuori dall’Europa sono inutilizzabili tanto sono sottili)
- una bustina con un po’ di sacchetti gelo ripiegati (oggetti bagnati, cibo, spazzatura, contenitori di liquidi, per proteggere oggetti importanti, ecc..)
I non essenziali
I “non essenziali” sono quegli oggetti che scarterei per primi per ridurre il peso del mio bagaglio o che, semplicemente, non mi servirebbero in un viaggio breve o in città.
Attenzione però, non significa che siano inutili: valuta bene, articolo per articolo, perché, oltre a rendere un lungo viaggio più confortevole, potrebbero essere per te vitali.
Coltello e posate
Utile per mille motivi: aprire confezioni, sbucciare e tagliare frutta comprata al mercato o per strada, cucinare, aprire bottiglie e lattine. Ricordati che non si può portare in aereo, quindi va bene solo se fai il check-in del bagaglio, pena vedertelo sequestrato ai controlli di sicurezza.
Per la scelta di questo accessorio ho cercato di puntare su semplicità, portabilità e peso. Quello che ho scelto, il Bantam Alox della Victorinox è un piccolo gioiello da 27 grammi, 84mm di lunghezza e incredibilmente soli 6 di spessore. E’ talmente leggero e sottile che ti dimenticherai di averlo fino a quando ne avrai bisogno.
A quest’ultimo ho aggiunto la Spork della svedese Light My Fire: forchetta, cucchiaio e “coltello” in un unico accessorio di plastica da 29 grammi compresa la sua custodia protettiva: utilissima se vuoi mangiare low-cost comprandoti il pranzo al supermercato o per il quello al sacco durante i trekking.
Tappetino Yoga (Yoga mat)
Praticare Yoga in albergo/in casa/su un prato? Si, però serve un tappetino!
Parliamo di un oggetto che è per definizione ingombrante. Quanti backpacker ho incontrato col tappetino arrotolato esternamente allo zaino o come bagaglio aggiuntivo sperando che al check-in non facciano storie.
E poi, nel migliore dei casi, significa aggiungere 2-3kg al peso del bagaglio. E visto che finora ho calcolato tutto con bilancia da cucina alla mano, è veramente troppo!
Ed ecco che Manduka, la Porsche degli Yoga mat, spunta con l’eKO SuperLite: 1kg di peso, 1,5mm di spessore per 180cm di lunghezza, in gomma naturale, senza PVC e lattice e, sopratutto, RIPIEGABILE. Che aspetti?
Tagliacapelli/regolabarba
Il fatto che sia sempre in viaggio non significa che non mi piaccia prendermi cura di me e del mio aspetto.
Parte del mio kit da toilette è infatti anche il tagliacapelli/regolabarba: nei viaggi oltre due settimane mi porto sempre dietro anche questo accessorio, tassativamente a batteria e con doppio voltaggio.
Dopo averne provati innumerevoli sono finalmente approdato al fantastico Philips BT5200-16, che ha una precisione e facilità d’uso incredibile. Nascendo come regolabarba, è adatto a chi porta i capelli molto corti (massimo 1cm), altrimenti è meglio orientarsi sul Wahl 9639-816.
Se possibile preferisco infatti usarlo all’aperto o dentro la doccia (attenzione, non è impermeabile), così da non trasformare il bagno in un campo di battaglia, soprattutto se non ho a disposizione un aspirapolvere.
Dry sack
Si tratta di un sacchetto ultrasottile e completamente impermeabile in entrambe le direzioni. A cosa serve? Per proteggere i tuoi gadget elettronici e documenti durante un’escursione o durante una pioggia improvvisa.
Ho scelto il dry sac Sea To Summit Ultra-Sil Nano: 4 litri di capacità per 19 grammi di peso. E’ disponibile anche in altre capacità e nella versione Ultra-Sil (non Nano), leggermente più pesante, ma ancora più sicuro e resistente.
Come scegliere la dimensione adatta? In quello da 4 litri ci stanno videocamera, macchina fotografica compatta, passaporto, portafoglio e smartphone, oppure costume e sandali o costume e asciugamano in microfibra.
Kit per il bucato
Quando non hai tempo per andare in lavanderia o vuoi dare una rinfrescata quotidiana, la miglior soluzione è farti il bucato direttamente nel lavandino dell’ostello/albergo/guesthouse/casa. Per far questo avrai bisogno di:
- un sapone di Marsiglia (attenzione che non contenga Sodium Tallowate = grasso animale), lo stesso che usi per lavarti
- una corda per stendere con ganci
- un tappo universale qualora il lavandino ne fosse sprovvisto
- un kit da cucito come quelli che si trovano in omaggio negli alberghi
Abbigliamento: introduzione

a sinistra, vestito completamente con capi tecnici a Yellowstone (Wyoming, USA), a destra in cotone a Rishikesh (India)
Dal momento che ho viaggiato in climi e ambienti diversi, ho scelto un misto di diversi materiali per adattarmi al meglio alle diverse occasioni. L’abbigliamento che uso in viaggio è un mix di prodotti in cotone e fibre naturali che compro e sostituisco sul percorso (nei mercati, negozi locali, marche a basso costo come Uniqlo e H&M) e alcuni capi tecnici, provenienti soprattutto dal mondo del trekking e della corsa. L’abbigliamento tecnico presenta innumerevoli vantaggi:
- è estremamente leggero e occupa pochissimo spazio in valigia (scordati assolutamente felpe in cotone e jeans: pesano un sacco, occupano troppo spazio e impiegano anni per asciugare)
- può essere lavato nel lavandino con sapone di Marsiglia (attenzione: non i capi con rivestimenti tipo Goretex), asciuga rapidamente e non necessita di essere stirato. In più se lo appallottoli nello zaino, non si stropiccia. Quando ti fermi nello stesso posto per un po’, procurati un detersivo liquido neutro (per capi delicati, senza sbiancanti ottici): è molto più pratico e conveniente
- è traspirante, fa evaporare il sudore e non trattiene gli odori: mai più magliette umide e puzzolenti tutto il giorno quando ti trovi nei climi tropicali o fai trekking. Potenzialmente puoi anche mettere la stessa t-shirt per 3-4 giorni
- ha soluzioni tecniche innovative per proteggerti dagli agenti atmosferici (es. giacche antivento e antipioggia, magliette con protezione UV, pantaloni idrorepellenti) e per essere più pratico (es. pantaloni con la zip alle ginocchia per trasformarli in shorts)
- essendo molto più sottile, ti permette di vestirti a strati e di spogliarti o coprirti a seconda della necessità
Considerazioni
- ti serve veramente poco: scegli pochi vestiti che ti piacciono veramente, colori e stili semplici che si abbinino facilmente. Non portare più delle quantità che ti consiglio sotto: potrai lavarli strada facendo e avrai sempre a disposizione biancheria pulita
- abbigliamento tecnico non significa tutina attillata da runner: marche come Nike, Adidas, Salewa, Patagonia, North Face, Fjällräven hanno anche capi che puoi usare in qualsiasi occasione senza sembrare appena tornato da una maratona o dal campo base dell’Everest
- fai più prove possibili a casa: indossa i tuoi acquisti, provali e riprovali, cambiali se non ti convincono al 100%. Esci a camminare con le tue nuove scarpe, alle 4 di mattina col piumino e la lampada frontale, la sera al ristorante. Una volta che parti, ciò che ti porti dietro deve essere perfettamente funzionale
- se ti trovi in ambienti alternativi (es. India, Thailandia), puoi comprare per pochi soldi vestiti locali e sentirti più integrato con l’ambiente che ti circonda. Non esagerare con le quantità!
E se vado al mare? e in montagna?
La lista qui di seguito è adatta per l’utilizzo dai climi tropicali a temperature invernali miti. Ti consiglio di regolarla in base alle tue esigenze: se farai ad esempio un viaggio di solo mare, avrai probabilmente bisogno di molto meno, se al contrario prevedi di andare in zone di montagna, sappi che anche nei paesi più caldi la notte e la mattina presto potrebbe fare parecchio freddo e avrai bisogno di coprirti adeguatamente (a Pai, in Thailandia, 35 gradi di giorno e 15 la sera).
Abbigliamento: cosa c’è nel mio zaino
- piumino ultralight Patagonia Nano Puff Hoody: il capo più importante di tutta la mia valigia, è realizzato con imbottitura sintetica in PrimaLoft Gold, pesa soli 357 grammi e si ripiega all’interno della sua stessa tasca. Abbinato a maglietta termica e pile, ti protegge anche dal freddo più pungente. E’ inoltre idrorepellente e continua a scaldarti anche se bagnato. Attenzione: va lavato esclusivamente con acqua o con prodotti specifici come i Nikwax o i Grangers
- 5-6 t-shirt: qui esistono centinaia di prodotti con tecnologie diverse da scegliere in base ai tuoi gusti. Io ho diverse t-shirt in cotone leggerissimo comprate in Thailandia e una Abisko Trail T-Shirt della Fjällräven, realizzata in Lyocell: è comoda, morbida, estremamente traspirante e, caratteristica importantissima, sembra una normalissima maglietta in cotone. Se vuoi portarti fibre naturali (da non usare assolutamente per fare trekking), scegli t-shirt in cotone leggero o viscosa, di quelle che non hanno bisogno di essere stirate. Il mio attuale kit comprende una t-shirt tecnica e le altre in cotone leggerissimo.
- 2 pantaloni lunghi: io ho con me un paio di pantaloni leggerissimi in cotone in stile etnico e un paio di pantaloni convertibili (due se prevedi diversi trekking) con la zip alle ginocchia, così da poterli usare interi quando fa freddo o la situazione lo richiede (tempio, ristorante), per poi trasformarli in un attimo in pratici bermuda. Normalmente vengono forniti con la loro cintura in materiale sintetico: se così non fosse e ne avessi bisogno, ti consiglio di procurartene una senza parti in metallo, che è più leggera e ti evita la scocciatura di doverla sfilare ai controlli di sicurezza.
- una calzamaglia termica e una maglietta termica: non solo se prevedo di andare in climi freddi, spesso li uso anche per dormire quando le temperature notturne si abbassano. Sono talmente fantastici che li uso regolarmente anche a Milano
- 2-3 pantaloncini da training o running o basket o in cotone leggerissimo, ottimi da usare quando fa caldo, fai sport o come pigiama in ostello
- due pile: ti serviranno per il fresco di sera e mattina, per i trekking e per difenderti dall’aria condizionata. Io ne ho comodo e leggerissimo della Salewa. Consiglio: prendine uno più leggero e uno più pesante
- 4 paia di boxer/mutande: io uso gli Odlo Cubic, molto morbidi anche più di quelli in cotone e allontanano il sudore, essenziale nei paesi tropicali
- per le donne: 2 reggiseni sintetici sportivi
- 4 paia di calze: 3 sotto la caviglia (per l’uso quotidiano), una sopra per i trekking (altrimenti entra sabbia e altra sporcizia). Mi raccomando, non risparmiare! Delle buone calze sono un investimento fondamentale: significa piedi asciutti e nessuna vescica. Io ho scelto le Wrightsocks Coolmesh II, calza doppia con una traspirazione a dir poco incredibile (per le misure tieni conto che sono le stesse di una scarpa Nike: io che ho il 42,5 ho preso la taglia L), ottime anche le Thorlo
- sandali Teva Original: considera l’acquisto se prevedi di camminare tanto con temperature alte, altrimenti un paio di flip flop va bene. I sandali Teva sono ottimi per la città, sono belli, comodissimi, possono andare in acqua (fantastici per camminare sulle rocce o sulle spiagge e fondali di pietre) e ci sono in mille fantasie diverse. Se poi fa freddo e non prendi la versione a infradito, puoi anche metterci sotto le calze. Per la misura tieni conto che ho preso la 40,5 quando di Nike ho il 42,5. Guarda questo video! Esistono anche Teva da trekking, ma le sconsiglio assolutamente perchè non proteggono il piede ed inciampare su sassi e radici è veramente semplicissimo. Se vuoi dei sandali che ti proteggano da usare anche sui trail, dai un’occhiata a quelli della Keen
- flip flop Havaianas: quando sei al mare o in ambienti dove devi levare le scarpe in continuazione sono sicuramente la scelta migliore. Assolutamente sconsigliate per camminare a lungo. Consiglio fondamentale: non comprarle nere! Perché? Ce le hanno tutti di questo colore e quindi quando le lascerai all’entrata dell’ostello/ristorante/tempio, poi al ritorno non saprai più quali sono le tue, sempre che qualcuno non se le sia già prese pensando fossero le sue
- scarpe da trekking/uso quotidiano (un paio):
- attualmente uso le Merrel Bare Access 4 e mi trovo divinamente: leggerissime, stracomode, ultratraspiranti, con tanto spazio nell’avampiede. Vanno bene sia per trekking che su strada e sembrano delle normalissime sneaker. Sono a zero drop (differenza di altezza tra avampiede e tallone) e hanno un supporto di 8mm, quindi prendile se come a me ti piace uno stile di camminata barefoot a contatto col terreno
- alternativa più “trekking”: Nike Air Zoom Terra Kiger 3: perché anche l’occhio vuole la sua parte e perché vorrei poter entrare in un ristorante senza sembrare appena sceso dal Monte Bianco. Sono belle, traspiranti, hanno un drop di 4mm(differenza di altezza tra avampiede e tallone) e un grip fantastico su rocce e pietrisco. Nascono come scarpe da trail running, ma ho appurato sul campo che ben più efficaci di moltissime scarpe da trekking
- alternativa modaiola: se non prevedi di fare trekking, le Nike Free 5.0 (le Merrel sono però ancor più leggere e traspiranti)
- un costume: magari evitando quelli a mutandina che fanno molto cinghiale nostrano, ti consiglio quelli ad asciugatura rapida come questo della Speedo. Un costume che non asciuga velocemente significa irritazioni alla pelle, non averlo asciutto dalla sera alla mattina o, come è successo a me, ritrovarselo con le macchie di muffa in paesi con forte umidità
- un cappellino con visiera: assolutamente non in cotone, consiglio uno con visiera morbida come il Kosi-R della Buff: è leggerissimo, traspirante, non trattiene il sudore, è reversibile (due cappelli al prezzo di uno), non diventa la metà dopo il primo lavaggio e puoi appallottolarlo nella tasca dei pantaloni o in quelle esterne dello zaino
- una fascia multifunzione Buff. Mille utilizzi per questo oggetto: sciarpa, bandana, cappellino, fascia per i capelli (guarda questo video su Youtube), ma soprattutto per salvaguardare la tua cute da pruriti vari quando noleggerai uno scooter e ti daranno un casco utilizzato da altre mille persone. Ce ne sono talmente tante fantasie diverse che impiegherai ore a scegliere!
Solo per i fanatici dei trekking
Se prevedi di fare trekking o camminate intensive, come ad esempio il Cammino di Santiago, le esigenze cambiano radicalmente: avrai lo zaino sulle spalle tutto il giorno e quindi la necessità di portarti il minimo indispensabile e con il minor peso possibile è indiscutibile.
Queste le variazioni da apportare:
- uno zaino da trekking: gli zaini che ti ho consigliato in precedenza sono ottimi per viaggiare, ma assolutamente non adatti a lunghe camminate. Ti consiglierei uno zaino alto e stretto come l’Osprey Exos 38, l’Osprey Talon 44 o l’Osprey Exos 48. Non esagerare con i litri e la quantità di oggetti che porti con te: avrai lo zaino sulle spalle tutto il giorno e quindi ogni singolo grammo conta!
- una giacca antivento/antipioggia Salewa Sesvenna Gore-Tex: fantastico capo in Gore-Tex dal peso piuma di 342 grammi (nella mia taglia S pesa molto meno), ti protegge dal vento e da acquazzoni improvvisi, mantenendo una traspirazione straordinaria e, quando non la usi, si appallottola nel suo cappuccio. Attenzione: va lavata esclusivamente con acqua o con prodotti specifici come i Nikwax o i Grangers
- un paio di pantaloni rivestiti in Goretex. Stesse indicazioni di lavaggio della giacca
- un paio di pantaloni tecnici con zip alle ginocchia
- 2 t-shirt tecniche come la Abisko Trail T-Shirt della Fjällräven
- scarponi rivestiti in Goretex
- inverno? Non ti dimenticare i guanti, ottimi quelli della North Face
- niente sandali, solo un paio di flip flop per fare la doccia
- riduci al minimo il tuo kit da toilette!
Elettronica e tecnologia
Benvenuto nel mio mondo! Da ex informatico conosco parecchio bene l’argomento e sicuramente è uno di quelli su cui ho passato più tempo per ponderare al meglio le mie scelte. Iniziamo subito:
Computer
Apple MacBook: veloce, comodissimo, estremamente affidabile, ha un ecosistema di software completo e funzionale e un mare di soluzioni tecniche che Windows si scorda (a iniziare da un touchpad veramente utilizzabile), ecc… ecc… vabbè, non starò qui a dilungarmi più di tanto perché potrei scrivere un papiro.
Ti consiglio il Macbook 12: 900 grammi di peso, batteria da 10 ore per 13,1mm di spessore. E’ talmente sottile e leggere che chiuso sembra un tablet!
La versione 2017, con processore Intel Core m3 1.2GHz è riconoscibile dai codici prodotto MNYF2T (grigio scuro), MNYK2T (oro), MNYM2T (oro rosa), MNYH2T (argento).
Essenziale l’estensione di garanzia a tre anni AppleCare, valida per tre anni in tutto il mondo. Questo è una dei plus che fa la differenza tra Apple e concorrenza.
Se vuoi spendere qualcosa in meno, puoi comprare senza indugiare anche una versione precedente, visto che le differenze tecniche sono minime. In generale, puoi ottenere il miglior prezzo comprando su Amazon sia il Macbook che l’estensione di garanzia.
Un tale gioiellino merita una custodia che lo protegga al meglio e ne valorizzi l’estetica! Niente di meglio allora della fantastica Thule Gauntlet 3.0 12″, in grado di proteggerlo dagli urti e cadute e soprattutto che non si impregna di umidità come quelle in neoprene. Per alimentatori, cavetti e chiave usb con l’installazione di OSX uso l’Eagle Creek e-Cube taglia S.
Aggiungi al tuo kit anche un paio di adattatori da USB-C a USB in quanto il Macbook da 12 è dotato di un’unica porta USB-C.
Per pulire il monitor (viaggiando si sporca dieci volte tanto), mi porto dietro qualcuna di queste salviettine monouso. Se invece dopo il viaggio ti ritrovi la scocca sporca, macchiata o con residui di colla di eventuali adesivi che hai appiccicato strada facendo, il WD-40 è una soluzione fenomenale.
Odii Apple con tutto il cuore e vuoi assolutamente Windows? Puoi puntare al Microsoft Surface 4 (la versione con la cover che fa anche da tastiera) o, se hai esigenze minime e vuoi spendere veramente poco, ad un HP X2 con schermo da 10 pollici.
E per utilizzare Internet quando non c’è il wi-fi?
Puoi tranquillamente usare la funzione di tethering sullo smartphone, ovvero la condivisione del suo collegamento ad Internet con gli altri dispositivi (lo smartphone crea una rete wi-fi locale a cui gli altri device si connettono). Ovviamente appena arrivi a destinazione, la prima cosa da fare è procurarti una sim locale!
Smartphone: Apple iPhone 6s
Stesso discorso del MacBook: zero problemi di affidabilità, zero blocchi, un ecosistema software infinito. Lo compri, funziona.
La sua utilità in viaggio è assolutamente senza discussione: router internet per navigare col computer in movimento, macchina fotografica, calendario, promemoria, prenotazioni, mappe, navigatore satellitare, aggiornamenti sui voli, cambiavalute, Skype, messaggistica, note, gestione delle password, musica e mille altre funzioni.
Io ho deciso per questioni di peso e comodità di viaggiare senza una macchina fotografica aggiuntiva e uso l’iPhone per immortalare i miei momenti. Il trucco? Una app come ProCam che ti consiglio qui, un minimo di tecniche base di fotografia e scattare più foto dello stesso soggetto per poi scegliere quella migliore.
Costa troppo? Basta puntare sui modelli precedenti come l’iPhone 6 64GB ricondizionato (o il 16GB se non hai particolari esigenze), l’iPhone SE o il bellissimo 5S (attenzione! non quello da 8GB!).
Non consiglio più l’iPhone 5C come facevo prima, nonostante l’abbia avuto e ne fossi molto soddisfatto, perché l’iPhone 5S può essere oramai acquistato quasi allo stesso prezzo e, tra i plus, dispone del comodissimo “Touch ID” per il riconoscimento dell’impronta digitale (per sbloccarlo in un secondo anche nelle situazioni più scomode e per autenticarsi istantaneamente su applicazioni come KeePass o gli home banking).
Consiglio ovviamente di abbinarci una cover di protezione seria come quella della Spigen e una pellicola di protezione per il vetro.
Vuoi spendere molto meno, ma avere comunque un prodotto di qualità? Samsung Galaxy S5 mini è piccolo, bello, potente e supporta le reti 4G LTE.
Vuoi sapere quali sono le migliori app da portare in viaggio con te? Leggi questo mio articolo!
Due consigli per iPhone:
- vai in Impostazioni -> Batteria e attiva il Risparmio energetico. E’ una funzione utilissima che attiva automaticamente una serie di accortezze per prolungare notevolmente la durata della batteria: ad esempio riduce gli aggiornamenti delle app in background, il tempo che passa prima di spegnere lo schermo. Va attivata ad ogni accensione del cellulare e dopo ogni ricarica che supera l’80%
- vai in Impostazioni -> Cellulare -> scorri fino in fondo e disabilita Assistenza Wi-Fi. Eviterai di consumare il tuo piano dati quando i wi-fi delle guesthouse funzionano male e cade la connessione
Amazon Kindle
Immagino tu sappia già di cosa si tratta… comunque… è un e-reader, un libro elettronico: il suo schermo sembra normale carta stampata, si legge sotto il sole, puoi caricarci centinaia di libri, guide, PDF, pesa pochissimo, la sua batteria dura settimane.
Perché ne sento la mancanza? Perché è impensabile appesantirsi lo zaino di libri o di guide cartacee (hai presente quanto è grossa e quanto pesa la Loonely Planet Thailandia?!), perché vorrei poter leggere in spiaggia sotto il sole, avere sempre con me una guida da poter tenere in mano mentre visito un museo o un tempio (no, col cellulare è impensabile), starmene a letto senza il computer sulle gambe.
Ne esistono varie versioni: la versione standard, la versione Paperwhite (anche con 3G), la versione Voyage.
Quale comprare? La Paperwhite Wi-Fi (con luce integrata e risoluzione di 300dpi) o la standard (senza luce integrata e risoluzione di 167dpi) se vuoi risparmiare una quarantina di euro.
Come caricare i libri? Puoi comprarli sullo store Amazon o utilizzare il fantastico software gratuito Calibre per caricarli via USB. Puoi usare il Kindle anche per leggere il formato PDF e salvarci su copia dei tuoi documenti.
Action cam
Ne consiglio l’acquisto solo se il tuo scopo è fare video di sport, in movimento o riprese subacque, altrimenti per tutti gli altri utilizzi basta un buono smartphone che, tra l’altro, registra video di qualità più alta.
Perchè la GoPro Hero4 Session? E’ leggerissima, supercompatta e, cosa non da poco, al contrario degli altri modelli, non necessita di essere inserita nel case impermeabile per le riprese con pioggia e sott’acqua.
Dopo aver posseduto la GoPro Hero4, mi sono poi accorto che il display LCD è inutile, in quanto, se devo fare riprese “normali”, uso piuttosto lo smartphone che non mi distorce l’immagine effetto fisheye ed è più immediato. Se invece prevedo di usarla su uno stick, un casco, sullo zaino, non guarderò ovviamente il display, ma la controllerò eventualmente con l’apposito software dallo smartphone.
Non badi a spese e vuoi il top? Prendi allora la GoPro Hero5 Session, che, per un centinaio di euro in più, ti offre riprese in risoluzione 4K, doppio framerate a 1080p, controllo vocale e stabilizzazione del video.
Puoi abbinarle uno stick e un supporto a clip per lo zaino o l’aletta parasole dell’automobile (o per dovunque ti venga in mente).
Caricatori e adattatori
Oramai quasi tutti i device sono ricaricabili tramite USB e negli ostelli le prese di corrente a disposizione sono solitamente una per ospite: meglio pertanto avere un solo caricatore di qualità con più prese e la possibilità di ricarica intelligente a 2.4A per i dispositivi che la supportano, come lo Yoobao YB-723. Se poi viaggi in coppia e hai bisogno di più prese senza appesantirti, un’ottima soluzione è l’Anker Multidevice.
Durante il giorno ho invece sempre con me il RAVPower Luster 6700mAh, una batteria portatile che mi permette di ricaricare il telefono per ben due volte partendo da completamente scarico. Non è indispensabile, ma se usi tanto la macchina fotografica e i social, l’autonomia scenderà molto velocemente.
Se poi prevedi di noleggiare un automobile e di usare il navigatore satellitare dello smartphone (un vampiro della batteria!), sulle auto meno nuove ti sarà indispensabile un caricatore per la presa accendisigari: quello della Aukey è minuscolo e pesa 22 grammi, ma abbastanza lungo per fare ben contatto senza traballare nella presa.
Per quanto riguarda invece le prese di corrente diverse esistono due soluzioni: un’ingombrante e pesante adattatore universale o i più semplici adattatori specifici. Per quest’ultimi, molto più pratici e leggeri, dovrai però informarti prima sul tipo di presa in uso nei paesi che andrai a visitare. Tieni comunque conto che nelle destinazioni turistiche, come ad esempio la Thailandia, le prese supportano anche il formato bipolare europeo.
Cuffie e auricolari
La musica è la mia vita. E voglio ascoltarla al meglio anche in viaggio.
Inizialmente avevo scartato le cuffie per motivi di peso e ingombro e viaggiavo solo con un paio di auricolari, che sono fantastici per un viaggio breve, ma a lungo andare sentivo la mancanza di un ascolto più “immersivo”.
E così che ho scoperto le cuffie Philips SHB4405WT Flite Ultralite: peso piuma di soli 75 grammi, bluetooth di ultima generazione, stilosissime e, nonostante questo, dotate di un driver da 32mm per bassi potenti e batteria al litio che assicura 9 ore di ascolto.
Che dire? ancora non mi capacito come un paio di cuffie da 30 euro possano dare tanto e in un peso così contenuto. Provare per credere. Disponibili anche in nero.
Se invece preferisci portarti dietro un paio di auricolari, valuta questi requisiti fondamentali:
- comandi per smartphone, quindi la possibilità di regolare il volume, fermare e mandare avanti e indietro la musica, effettuare telefonate
- che non siano acusticamente isolanti se usi la bici o lo scooter, vorrai sentire il rumore di un auto che si avvicina prima di essere stirato. Inoltre così non sei obbligato a toglierli ogni volta che devi parlare con qualcuno
- buona spazialità e bilanciamento di alti, medi e bassi
Esistono tantissimi ottimi modelli per tutte le tasche, con comandi per iPhone, Android o senza.
Le migliori entro i 100 euro? Bose Soundsport: con tecnologia Bluetooth, sono comodissime e ideali per fare sport grazie gli innovativi gommini che le tengono come sospese e alla resistenza al sudore, acusticamente ottime e pure belle da vedere.
Vuoi spendere molto meno, avere un ottimo prodotto da portare sempre con te con una qualità audio veramente alta? le fantastiche Xiaomi Original Hybrid Dual Drive, cablate, disponibili con o senza controlli remoti per smartphone o, se le vuoi Bluetooth, le TOSCIDO Sport In-Ear o le Charlemain
Altoparlante Bluetooth
L’altoparlante Bluetooth è uno di quei tech gadget che uso quotidianamente: ascolto musica la mattina, prima di addormentarmi, mentre faccio la doccia o semplicemente per creare atmosfera nella stanza dove alloggio. O magari guardo un film con Netflix o un video su Youtube.
All’inizio usavo le casse integrate del computer portatile, ma, oltre ad una potenza e profondità limitate, mi sono presto accorto che è scomodo e poco sicuro.
Avevo quindi acquistato un altoparlante bluetooth JBL Go: disponibile in mille diversi colori, pesa soltanto 136 grammi per 3W di potenza e la batteria dura 5-6 ore ad un volume di ascolto medio.
Quindi, dopo un anno e mezzo, l’ho sostituto con un Creative Muvo 2C: 159g, subwoofer integrato, lettore di schede SD, software per equalizzazione, certificazione IP66 (a prova di povere e schizzi d’acqua). Devo dire che ho fatto un gran salto di qualità, soprattutto per quanto riguarda le basse frequenze, quasi completamente assenti sulla cassa della JBL.
Può essere abbinato sia allo smartphone che al computer, dispone dei tasti per la regolazione del volume sincronizzata col dispositivo di streaming (se abbassi il volume dalla cassa, abbassa il volume anche sullo smartphone, presa aux-in per collegare un dispositivo via cavo, microfono e pulsante di risposta per effettuare telefonate in vivavoce.
Alternativa top: Bose SoundLink Micro. Audio senza nessun rivale, però prezzo ben più alto e 290g di peso.
Orologio
Per viaggiare ho scelto il Casio STR-300. Questi i motivi:
- dimensioni e peso: è piccolo, ma non troppo, diciamo ottimale. Sicuramente più piccolo di un ingombrante G-Shock. Puoi tenerlo su mentre fai attività fisica e coi suoi 30 grammi di peso sarà come non averlo al polso
- design: è bello, sobrio, ben rifinito, è disponibile in vari colori
- materiali: è in plastica, resina e metalli ridotti al minimo. Non hai bisogno di toglierlo ai controlli di sicurezza in aeroporto e non scalda sotto il sole
- batteria: perché spendere molto di più per un orologio a carica solare quando la batteria del Casio STR-300 dura 10 anni? Dieci!
- luce a led: funzione fondamentale per vedere l’ora anche al buio, come la notte in ostello
- sveglie: ha ben 5 allarmi programmabili. Ti ricordo che le sveglie degli smartphone funzionano solo a telefono acceso, il che vuol dire, soprattutto in ostello, che il telefono deve rimanere attaccato alla corrente (se la mattina dopo vuoi la batteria ben carica) e vicino a te per poter disattivare la sveglia quando suona. Molto più comodo farlo dall’orologio, non pensi?
- resistenza: la plastica del display è convessa per evitare graffi ed è resistente all’acqua fino a 50 metri
- prezzo: è così basso che, anche se lo danneggiassi o me lo rubassero, non sarebbe un gran problema
Non ti piace lo stile? Cerchi qualcosa di più grande? Ottima alternativa sono gli immortali Timex Ironman, cui potrai scegliere tra mille versioni e colori differenti o l’infinita gamma degli orologi Casio, a partire da 10 euro
Altri link importanti
Fatto! Sei arrivato in fondo!
Non dimenticare però di leggere anche questi altri due articoli fondamentali:
- 10 consigli per viaggiare sicuri, dove parlo anche e soprattutto dell’assicurazione di viaggio
- Come gestire i soldi in viaggio
E poi, dai un’occhiata alla sezione Consigli per viaggiare
Non mi resta che augurarti buon viaggio!
Disclaimer: i link ad Amazon presenti in questo sito mi permettono di ricevere una piccola percentuale sugli acquisti effettuati dai lettori sotto forma di buoni acquisto Amazon che utilizzo per acquistare nuova attrezzatura da testare
Ciao, articolo davvero molto interessante e ben fatto complimenti. Ho trovato nuovi spunti per i prossimi acquisti. trovo molto interessante l utilizzo di alcuni articoli da te citati soprattutto i packing cubes e il lucchetto con cavo (non ne sapevo l esistenza). Per quanto riguarda l backpack io ho fatto un altra scelta diciamo ancora più rivoluzionaria a mio avviso, il deuter quantum 70 10 . Potrebbe sembrare un normale zaino da tracking ma grazia alla seconda apertura “a pancia ” , uno zainetto da escursione giornaliero da attaccare direttamente allo zaino principale e soprattutto gli spallacci molto comodi non è per niente male. Comunque mi sto preparando per il l viaggio fuori Europa e il tuo articolo mi é stato molto utile. Grazie 🙂
Ciao Gio! Innanzitutto grazie 1000, i complimenti fanno sempre piacere, soprattutto quando si è lavorato tanto e si crede nel valore di quello che si è fatto. Il Deuter Quantum 70+10 effettivamente non lo conoscevo e l’ho visto per la prima volta 3 giorni fa sul catamarano di ritorno da Koh Samui. E’ sicuramente una buona soluzione, molto simile all’Osprey Farpoint 55 (backpack da 40 + daypack da 15) che avevo valutato prima delle mie scelte definitive. L’unico appunto che farei a mio avviso è che due ruote restano sicuramente molto comode. Non mi rimane che augurarti buon viaggio! Sarà un’esperienza che ti cambierà la vita!
diciamo che su computer e smartphone ci sarebbe da ridire, macbook e iphone nel 2016 non sono superiori alle controparti windows 10 e android che costano decisamente meno.
sarebbe veramente interessante un articolo per chi viaggia con compagnie aeree low cost come ryanair, in cui si può portare un bagaglio a mano di max 10kg (con varie regole su misure e liquidi) e un secondo piccolo bagaglio. per questo caso consiglio il pesabagagli comprato su amazon a 8 euro, veramente utile.
grazie, bell’articolo
Ciao Ste! grazie per il complimento! Per quanto riguarda la scelta Apple… prima di mollare tutto ero amministratore IT presso una multinazionale e il mio curriculum conta 14 certificazioni Microsoft in ambiente Windows Server, una Symantec sempre su Windows Server e una Cisco CCNA. Capirai quindi che di Windows me ne intendo abbastanza e passare alla mela non è stato un passo semplice, nè l’ho fatto per moda. I miei requisiti erano: computer leggero, potente, zero problemi, possibilità di avere assistenza in tutto il mondo. Ci ho messo tre mesi prima di decidere cosa acquistare. Sono pentito? No, assolutamente. Tornerei indietro? Per nessun motivo al mondo. Mi ritrovo un computer maneggevole come un tablet, velocissimo, con una batteria che dura fino a 10 ore, perfettamente silenzioso e che non scalda se lo tengo sulle gambe. Per non parlare della stabilità del sistema operativo e del software, tra cui il dato di fatto che non necessito nemmeno di un antivirus.
Magari, visto che non ci faccio video editing come avevo previsto, prenderei il Macbook da 12” invece che il Pro da 13”.
Stesso discorso per Android: non ho bisogno di un SO in “customizzare” le icone, ma di un telefono che non mi dia il minimo problema quando mi trovo disperso al freddo nel mezzo di un mercato affollato e il GPS mi deve funzionare all’istante. In più, parlando di Cloud, utilizzo un misto di iCloud e Microsoft, mentre trovo orribile quello di Google.
Poi certo, completamente d’accordo con te che, per chi non ha particolari esigenze, basta un portatilino da 200 euro e un telefono Android da 100. Ho conosciuto gente che poi faceva anche a meno del computer utilizzando un tablet o solo il telefono. Però lì dipende tanto dalla durata del viaggio e da cosa ci si deve fare. Nell’articolo consiglio il Samsung S5 mini come alternativa economica all’iPhone. Poi si, vorrei metterne una Windows al Macbook, ma dovrei fare prima un bel po’ di ricerche, visto che tutto quello che consiglio l’ho provato e non mi va di consigliare articoli a caso.
Per i viaggi con le compagnie low cost consiglio nell’articolo l’OSPREY FARPOINT 40 che rientra appunto nelle misure da cabina e nella sua descrizione c’è un link ben fatto sul cosa si può portare a bordo e cosa no.
Ciao grazie per la risposta. Diciamo che la parte “pro apple” non mi convince ancora 🙂 credo che win10 (adoro il surface pro 4) e android 7 siano ormai superiori e più flessibili di Apple, oltre che più convenienti economicamente. Ma lasciando da parte questa discussione, cosa ti porteresti dietro se dovessi usare un volo low cost? Se hai tempo e voglia sarebbe interessante un articolo su questo tema visto che molti ormai si spostano con queste compagnie. Ciao
Stesse cose, ma limando parecchio, a partire da computer e tappetino Yoga. E poi kit toilette al minimo, zaino giorno ripiegabile, niente coltellino svizzero, niente GoPro, casse bluetooth, sacco lenzuolo, una sola giacca invece di due. Diciamo che dovrebbe essere molto personalizzato sul tipo di viaggio che si va a fare
Ciao!! per caso sono finita qui sul tuo sito e ho trovato questo articolo illuminante, peccato non averlo letto prima di partire… Ti seguo!
Grazie Sa! Torna a visitarlo ogni tanto. Spesso lo aggiorno con le ultime scoperte! Ciao
Grazie dei consigli….ottimo articolo.
Ciao! Questo articolo è preziosissimo! lo avessi letto prima di partire per la Thailandia mesi fa… mi sarei risparmiata un sacco di dubbi e soldi! Ma lo tengo buono per i prossimi viaggi, grazie mille! 🙂
Ho letto l articolo e hai ragione.. comprai delle scarpe da decathlon per camminare su scogli.. un vero disastro.. e poi ti accontenti di ciò che trovi li… grazie
E’ ciò che trovi lì, a meno di essere in una grande città, spesso è fuffa di pessima qualità. Grazie a te Laura!
per comprare tutto l’equipaggiamento consigliato che budget ci vorrebbe?grazie per la condivisione,una guida da consultare sicuramente sempre, prima di fare un viaggio!
Ciao Lina, innanzitutto grazie a te! Direi che, partendo da zero, computer e telefono esclusi, ci vogliono circa 1500 euro. Però tieni conto di alcuni fattori: magari possiedi già alcuni prodotti, magari hai già un asciugamano in microfibra, un piumino ripiegabile e quasi certamente uno smartphone. Oppure, semplicemente, per il tipo e la durata di viaggio che andrai a fare, certe cose non ti servono. Io sono partito da zero e pianificando di rimanere in viaggio mesi/anni…
Interessantissima questa lista!
Ho iniziato a viaggiare come Backpacker da poco con un equipaggiamento un pò a caso:
zaino giornaliero della Decatlhon davvero fatto male senza zona imbottita per il laptop e di un materiale davvero di scarsa qualità, Uno zaino da 40 L della NorthFace scomodissimo con apertura solo dall’alto e potrei andare oltre.
Mi sono scritto già nero su bianco alcune cose interessanti.
Grazie per questo!
Angelo.
Grazie Angelo! Lo zaino che uso io non ha una zona imbottita per il laptop, perché la userei solo durante gli spostamenti in aereo, rendendomi poi lo zaino quotidianamente più pesante.
Per quanto riguarda Decathlon, mi spiace dirlo, ma la qualità dei loro prodotti, salvo rare eccezioni, è mediamente scarsa. Purtroppo il concetto “chi più spende, meno spende” è difficile ad entrare in testa di molti e vale in ogni ambito, non solo per l’attrezzatura da viaggio. E ti assicuro, ma saprai bene, che quando sei in movimento, quando cambi letto ogni giorno o dormi sul bus o devi trascinarti tutto in una metro affollata, vuoi solo che la tua attrezzatura funzioni alla perfezione.
Ti scrivo dopo qualche mese 😀 Hai assolutamente ragione! Sono Trip Leader per un’impresa di viaggi eco solidali da poco e dopo 1 mese in giro posso assolutamente confermare il detto ‘chi più spende, meno spende’. Ho cominciato a razionalizzare il mio denaro comprando ciò che mi serve urgentemente.
E questo articolo lo porto sempre con me.
Spero di incrociare il tuo cammino un giorno!
Angelo.
si, proprio vero. più vado avanti e più cerco ogni cosa di alta qualità, fino alle più piccole, tipo i cavi per computer e telefono. se scopri qualche oggetto di alta qualità, scrivimi che mi farebbe piacere.
Visto che sei trip leader, magari potrebbe piacerti questo programma (c’è anche l’app): splitwise.com
Non ne ho ancora parlato sul blog, ma lo uso da qualche mese ed è fantastico. ricordo, l’unica volta che ho viaggiato con viaggi e avventure, che la coordinatrice passava ore con carta e penna a fare tutti i conti
Ne ho letti tanti articoli del genere, ma devo dire che questo e’ il migliore 🙂
Grazie Simone! E’ in costante aggiornamento man mano che apporto correzioni al mio bagaglio
Grazie della soffiata! Ora mi scarico l’app, super curioso. Se scopro qualche attrezzatura non esiterò a contattarti, così magari da ampliare la lista. Sono solo all’inizio! Buon percorso!
Molto interessante, grazie!
Bella idea!