E’ una vita che lo desideri, ma non sai da dove partire per organizzare il tuo viaggio negli USA?
Benissimo, sei arrivato nel posto giusto!
Qui ti darò tanti utili consigli su come organizzare un viaggio negli USA e ti dirò quali errori non devi assolutamente commettere.
Disclaimer: quelle di seguito sono le mie mie opinioni personali: lo scrivo adesso all’inizio così che non debba ripeterlo per il resto dell’articolo. Se hai commenti costruttivi, se hai opinioni diverse, lascia un commento che è sempre ben gradito, ma per favore niente uscite del tipo “non hai capito niente di New York se non ci hai passato almeno tre settimane visitando tutti i borough. Vai in vacanza a Cesenatico”. No, non li ho visti e sinceramente non mi interessano, perché cemento e negozi non sono quello che cerco. Detto ciò, buona lettura!
Faccio una premessa: gli Stati Uniti non sono quelli che vedi in TV, sono molto di più e molto di meno.
Non sono le loro città: a parte qualche eccezione, come ad esempio San Francisco e San Diego, sono mediamente brutte, insignificanti e soffocanti. Non sono una Roma con migliaia di anni di storia, né Firenze, né Venezia. Le attrazioni, anche quelle più famose, sono ridicole al cospetto dei nostri monumenti.
Non hanno un centro storico, case antiche, stradine di ciotoli, trattorie tipiche, ma solo stradoni con fast food e negozi.
I mezzi pubblici sono pessimi e costosi e non sono pensate a misura d’uomo come quelle europee: se non ti muovi in auto, finirai per fare delle incredibile sfacchinate in mezzo a cemento e smog o passerai ore ad aspettare autobus che non passano.
Se pensi di visitare gli USA saltando da una città all’altra, cambia destinazione, perché rischi di rimanerne fortemente deluso.
Gli Stati Uniti sono…
natura spettacolare di dimensioni a noi inimmaginabili, paesini di poche anime nel mezzo del nulla, cittadine sulla Route 66 dove girano solo pick-up, migliaia di chilometri da macinare al volante ascoltando musica country, riserve indiane con campi di roulotte, spiagge magnifiche da guardare, ma dove non fare il bagno, deserti dove il tempo si ferma per farti ammirare lo spettacolo della natura nel silenzio totale.
Hai voglia di metterti al volante e guidare per ore e ore su strade che sembrano non finire mai? Ecco, allora questo viaggio fa per te, altrimenti vai a New York, compra gli M&M’s con su le tue iniziali, sali sull’Empire State Building e torna a casa pensando di aver visto l’America.
Sei pronto a scoprire come organizzare il tuo viaggio negli USA? Allora iniziamo…
Visto
Per un viaggio fino a 90 giorno non è necessario richiedere il visto: per i cittadini italiani è possibile usufruire del Visa Waiver Program che si richiede tramite la compilazione del modulo ESTA.
Come si fa? Si va sul sito del dipartimento dell’immigrazione, si compila il modulo, si pagano 14 dollari con carta di credito o Paypal e si riceve immediatamente la risposta. Nel caso di risposta negativa o nel caso tua abbia viaggiato in Iran, sarai costretto a chiedere un visto turistico direttamente al consolato, ma per questo troverai informazioni più dettagliate in rete (e mi raccomando, inizia almeno un mese prima).
Ricorda che per poter entrare negli USA devi disporre di un biglietto aereo di andata e ritorno o di un biglietto solo andata + un biglietto onward, ovvero di proseguimento del viaggio per una destinazione diversa da Canada, Messico e isole dei Caraibi.
Nel caso tu voglia proseguire il tuo viaggio via terra per esempio in Messico e poi in Sud America, puoi fare come ho fatto io: noleggia un biglietto col sito Flyonward : per pochi euro ti verrà recapitato via e-mail un vero biglietto aereo a tuo nome verso una destinazione europea . Il biglietto sarà valido per 24/48 ore a scelta e poi verrà annullato, ma ti permetterà di mostrarlo ai controlli doganali e risulterà perfettamente valido in caso di accertamento.
Assicurazione
Una buona assicurazione è fondamentale per ogni viaggio e sopratutto negli USA, dove i costi delle cure mediche sono proibitivi. Nel malaugurato caso tu avessi un incidente, potresti trovarti un conto di centinaia di migliaia di dollari. Il mio consiglio, come spiego qui, è di stipularla con Worldnomads.
Per fare un preventivo della tua assicurazione di viaggio utilizza il form qui di seguito, mentre qui puoi approfondire i consigli per viaggiare sicuri.
Come noleggiare un’auto negli USA
La soluzione migliore è tramite un broker, ovvero un servizio che farà da tramite tra te e la società di noleggio tradizionale (es. Alamo, Dollar, Hertz) garantendoti un cospicuo sconto e opzioni normalmente a pagamento incluse nel prezzo.
Un ottimo sito è Rentalcars, in italiano e con servizio clienti telefonici in italiano. Scegli il punto di ritiro e la data e quando la restituirai, scegli la fascia dell’auto tra le varie opzioni disponibili (è improbabile che ti diano esattamente l’auto da te scelta, ma piuttosto una della stessa fascia).
Puoi anche restituirla in una città diversa da quella del ritiro (es. ritiri in aeroporto a Las Vegas, riconsegni in centro a Salt Lake City), ma in questo caso potresti incorrere nella richiesta del pagamento aggiuntivo della one-way fee, ovvero la tassa che il noleggiatore ti chiede per riportare l’auto al punto di partenza. Tale tassa è normalmente esclusa per riconsegne nello stesso stato e tra Nevada/California e viceversa. Il metodo migliore per capire quanto è cosa pagherai è fare simulazioni dal sito che ti ho indicato.
Che patente serve? Basta quella italiana in formato europeo (quella di plastica).
Che auto prendere? Una mid-size se in coppia, più grande o SUV se più persone: i tragitti sono lunghi e continui e la comodità è fondamentale. Le auto hanno tutte il cambio automatico: se non lo hai mai usato, leggi prima di partire come funziona.
L’auto è assicurata? La limitazione di responsabilità (CDW) è sempre compresa.
Quali servizi aggiuntivi richiedere? Se vuoi, la “road assistance”, che altro non è che la copertura assicurativa per l’assistenza stradale in caso tu rimanga in panne o con un pneumatico a terra.
Normalmente è poi possibile designare un solo guidatore, mentre il secondo è a pagamento, tranne in California e Nevada dove è offerto gratuitamente.
Mi raccomando: o bevi, o guidi. Le multe sono severissime e puoi rischiare di finire in prigione.
Navigatore dalla società di noleggio? No, scarica un app di navigazione sul tuo smartphone e usa quella. Guarda il mio articolo sulle app indispensabili per viaggiare.
Le auto sono normalmente dotate della “XM Radio“, radio satellitare con centinaia di canali di musica e non, tutti senza pubblicità. Alcuni noleggiatori offrono questo servizio gratuitamente. In alternativa puoi portarti una chiavetta USB o connettere iPod/iPhone/iPad.
Pianifica gli spostamenti e sposta il baricentro della tua giornata
Conta di non fare più di 400km per giorno, massimo massimo 600: i limiti di velocità spesso sono molto stringenti (rallenta quando vedi un auto a bordo strada in una zona deserta) e inoltre incontrerai zone dove dovrai irrimediabilmente andare più lento, come passi di montagna, strade ad una corsia, forti pendenze. E poi lungo la strada vorrai magari fermarti a vedere qualcosa che non avevi messo in conto, come una cascata, un saloon che sembra uscito da un film, una spiaggia.
Usa un sito come Viamichelin o Google Maps per capire quanto ci metterai e aggiungi un po’ di tempo per gli stop e se vuoi vedere qualcosa sul percorso.
Se devi fare tanta strada, mettiti una sveglia e parti presto, altrimenti ti troverai a passare la giornata in auto.
Negli USA tutto apre presto e chiude presto, mentre i parchi sono aperti 24 ore: meglio partire alle 5 e arrivare a destinazione nel primo pomeriggio, che perdere la giornata e saltare la cena.
Conta pertanto durante la tua permanenza di spostare il baricentro della tua giornata verso mattina e pomeriggio.
Serbatoio sempre pieno
Mi rivolgo soprattutto agli abituè dei rifornimenti da 10 euro e spia della riserva sempre accesa: non fare questo sbaglio!
Fai in modo che il serbatoio sia sempre pieno, anche se magari hai ancora 3/4 di benzina disponibile: in certe zone semplicemente i distributori non ci sono e può capitarti di fare anche un centinaio di chilometri senza trovarne uno. Se poi finisci in aree di montagna dove fa parecchio caldo, i consumi aumentano a dismisura e la sensazione di trovarsi a secco in mezzo al nulla non è per niente piacevole.
I benzinai sono esclusivamente self-service: si autorizza il rifornimento con carta di debito (bancomat con circuito cirrus) o credito (se ti viene chiesto lo zip code mettine uno a caso tipo quello di Beverly Hills, 90210 😉 ), si alza la pompa, si sceglie il tipo di benzina (unleaded regular 87), si fa rifornimento e quindi è possibile chiedere la ricevuta selezionando l’opzione sul display della pompa.
E’ anche possibile prepagare in contanti o con la carta allo sportello nel caso non funzioni alla pompa: in questo caso si sceglie un importo (ad. esempio 20 dollari), il commesso autorizza l’importo sulla pompa da te comunicata, dove puoi quindi fare rifornimento. Se l’importo che hai prepagato eccede quello effettivo alla pompa, torna dal commesso che ti restituirà i soldi in eccesso o stonerà l’importo in eccesso dalla carta di credito.
Pagamenti e prelievi
Negli USA puoi pagare qualsiasi cosa con la carta di credito, pure nei parchimetri, e nessuno farà storie anche per un importo anche minimo.
Sono accettate tutte le carte di credito, MasterCard e VISA per prime e spesso alcuni POS e pompe di benzina funzionano perfettamente anche con le carte di debito (bancomat) su circuito Maestro.
Per i prelievi agli ATM è necessaria una carta di debito circuito Cirrus o una carta di credito. La maggior parte delle banche applica una commissione per il prelievo.
Per approfondire l’argomento leggi questo articolo.
Hai una Postepay? Fatti una vera carta di credito, cazzo!
Fai la spesa al supermercato
Il modo migliore per tenere bassi i costi è comprare da mangiare e bere al supermercato: i ristoranti sono parecchio costosi, il cibo pasticciato e le colazioni degli alberghi insignificanti (quando ci sono).
I supermercati più famosi sono Walmart (aperto 24 ore al giorno) e Safeway. Di quest’ultimo e di ogni supermercato dove andrai, chiedi subito la tessera club gratuita che ti servirà ad ottenere cospicui sconti.
La soluzione migliore è di effettuare la sera la spesa per la colazione e il pranzo del giorno dopo in modo da essere pronto la mattina per andare direttamente alla tua destinazione.
Per raffreddare le bevande puoi metterle nel frigorifero dell’albergo appena arrivi o riempire il lavandino di acqua fredda e quindi col ghiaccio di cui puoi rifornirti ai distributori automatici presenti praticamente ovunque.
Quando compri acqua assicurati che sia “mineral water” e non “drinking water”, ovvero acqua filtrata spesso al sapore di cloro.
Ristoranti e fast-food
La cucina americana è a mio avviso ben poco salutare. Essendo molto influenzata da quella messicana, il mio consiglio è di orientarti sui ristoranti e e fast food che propongono quest’ultima, meglio se a gestione familiare.
Da non disdegnare i piccoli fast-food (non le grandi catene) presso cui è possibile mangiare cibo di qualità con pochi dollari. Per esempio, The Pita Pit propone ottime pita anche integrali con vari ripieni tra cui le falafel e che si possono farcire a piacere con una varietà infinita di verdure e salse.
Gli americani non hanno una cultura alimentare come la nostra e ho trovato infatti i ristoranti molto pretenziosi e con prezzi esagerati a fronte di una bontà del cibo assolutamente non ai livelli italiani. Nelle aree turistiche un secondo può costare fino a 45-50 dollari, una pizza 25.
In generale dai un’occhiata quali sono i menù a prezzo fisso e le promozioni del giorno: per esempio il martedì è “Taco Tuesday” e via dicendo.
Oltre alle promozioni giornaliere, locali e ristoranti fanno l’happy hour generalmente dalle 15 alle 18: niente buffet alla milanese, ma bevande e cibo a prezzi scontati.
Ricorda che i prezzi da menù non includono le tasse e inoltre presso i ristoranti è di norma lasciare una mancia che può andare dal 10 al 20% del conto, a seconda di come hai valutato la qualità del servizio (i camerieri hanno degli stipendi base molto bassi e basano il loro sostentamento sulle mance). Se paghi con carta di credito, dovrai indicare sulla ricevuta da firmare l’importo della mancia.
Se ti trovi in Nevada in alcune altre zone, valuta l’opzione dei casino: spesso, per attivare giocatori, propongono favolosi buffet con ogni sorta di cucina a ottimi prezzi, fino a 8 dollari per il pranzo e 10 per la cena.
Se ti trovi a Las Vegas e non hai coupon per mangiare, evita i costosissimi casino sulla Strip e rivolgiti a quelli fuori dal centro o in prossimità di Freemont Street: il Green Valley Ranch e il Red Rock offrono fantastici buffet a meno della metà del prezzo di quelli squallidi di Luxor ed Excalibur. Assicurati di sottoscrivere la “member club card” per ottenere sconti.
Buoni sconto
Nelle città puoi usare i siti di couponing tipo Groupon, LivingSocial e TravelZoo per ristoranti, spettacoli e attività. Prima di acquistare leggi bene condizioni e limitazioni. Non è necessario stamparli: puoi usare le apposite app per mostrare il tuo acquisto. Ricordati però di validarli prima di usarli.
Per Las Vegas puoi giocare alla roulette gratuita MyVegas su Facebook e accumulare premi da usare durante la tua permanenza.
Fuori dai fast food e dai supermercati trovi spesso libricini con offerte e coupon ritagliabili per ristoranti e alberghi.
Internet e rete cellulare
So già cosa pensi: gli USA, la Silicon Valley, Apple, Microsoft, Google, Facebook… chissà come schizzerà la rete.
No, sbagli, è a livelli da terzo mondo e molto peggio (in Thailandia avevo connessione 4G anche in spiaggia).
È vero che ci sono connessioni wi-fi gratuite praticamente ovunque, ma il livello è mediamente basso.
La rete cellulare poi, oltre ad essere quasi solo in 3G, ha segnale solo nelle città e nei paesi più grandi e ti troverai a tenere per la maggior parte del tempo il telefono in modalità aerea per non uccidere la batteria.
Evita pertanto di sottoscrivere una sim americana: sono costosissime, hanno traffico dati ridicolo e mediamente non riuscirai mai ad utilizzarlo.
Per le poche volte che ne avrai bisogno in città, usa un’offerta come Vodafone Passport, dove paghi l’accesso una tantum per la giornata.
Pernottamenti: come prenotare e dove
Mentre nelle città e paesi più grandi puoi eventualmente permetterti di arrivare senza prenotazione e trovare una sistemazione al momento, assicurati invece di prenotare per tempo nelle vicinanze dei parchi nazionali: i prezzi sono altissimi, così come la possibilità di trovare tutto esaurito.
Per dormire dentro o in prossimità di un parco hai varie possibilità: dormire in tenda all’interno del parco in uno dei campeggi (se non hai auto al seguito il posto è assicurato), vedere se esistono ostelli in zona (rarissimi negli USA), pernottare all’interno nei costosissimi lodge o in prossimità, farsi qualche decina di chilometri in auto per trovare una sistemazioni più economica in qualche cittadina.
Se sono le tue ferie, ti consiglio di prenotare tutto direttamente da casa, altrimenti se viaggi in modo più “selvaggio”, puoi anche farlo giorno per giorno, ma il mio consiglio rimane comunque di farlo prima dell’arrivo via Internet: Booking.com, Expedia e TripAdvisor sono i siti che uso di più. A volte, soprattutto nel caso delle catene come Motel6 e Super8, può essere un buona idea cercare di prenotare direttamente dal sito ufficiale cercando su Google gli appositi codici sconto da utilizzare al checkout.
Evita soluzioni troppo costose: in un viaggio in the road userai l’hotel solo per dormire. Idem per la piscina: finirai per non usarla e a parte pochissime eccezioni (il mio motel a Mexican Hut con piscina naturale vista canyon), sono delle pozze insignificanti a lato strada.
Se dormi in ostello, è fondamentale che ti procuri una lampada frontale per andare in bagno nella notte, per quando arrivi a ora tarda (e per tarda gli americani intendono 21.30), per quando riparti la mattina presto e devi rifare lo zaino.
Puoi valutare, programmando per tempo le richieste, anche l’opzione couchsurfing, ovvero farti ospitare gratuitamente da una famiglia americana. Sappi però che non stai andando in albergo: chi ti ospita si aspetta educazione, interazione e di passare del tempo insieme.
In cambio ottieni uno o più pernottamenti gratuiti, ma soprattutto una vera esperienza americana: vedrai come vive e pensa una famiglia a stelle e strisce e magari ti porteranno in giro con loro dove da solo non saresti mai arrivato, oppure parteciperai ad una fantastica cena etnica in giardino al tramonto. Alcune norme fondamentali: in casa si cammina scalzi e in linea di massima, salvo essere invitati, si consuma il proprio cibo.
Informazioni turistiche
Nelle cittadine e all’ingresso dei parchi azionali è sempre presente un Visitor center, dove sapranno darti informazioni personalizzate e aggiornate su cosa fare e vedere. Spesso strade e trail sono chiusi per manutenzioni o inaccessibili per le condizioni meteo: è opportuno saperlo per non perdere tempo e per la propria sicurezza.
È spesso possibile trovare gratuitamente, oltre alle mappe dei trail, quelle degli interi stati, utilissime per programmare gli spostamenti.
Parchi nazionali
I parchi nazionali (National park) sono mediamente immensi e per immensi intendo che puoi guidarci dentro per centinaia di chilometri vedendone solo una piccola porzione.
L’ingresso è a pagamento, normalmente sui 20-30 dollari, anche solo per attraversarli. Conviene quindi comprare un pass annuale al prezzo di 80 dollari (prezzo 2016), valido per il guidatore dell’auto e tre passeggeri oltre i 16 anni. Puoi acquistarlo anche direttamente all’ingresso del primo parco che visiterai.
All’atto dell’acquisto è necessario apporre una firma che sarà poi confrontata con quella di un documento all’entrata dei parchi. La tessera consente di apporre una seconda firma: può essere così utilizzata da una seconda persona (+3 accompagnatori) o… rivenduta (non sarebbe legale, ma sono i ranger stessi a dirtelo).
Oltre all’indispensabile fischietto di emergenza (guarda qui), nei parchi del nord come Glacier e Gran Teton è necessario il bear spray, spray al pepe per difendersi in caso di attacco da parte di un grizzly, l’orso più pericoloso. I prezzi per lo spray oscillano intorno ai 40-45 dollari, ma lo puoi tranquillamente trovare anche a 30 e poi rivenderlo se … non l’hai usato. In alternativa lo puoi noleggiare per una decina di dollari al giorno, ma non ti consiglio questa opzione in quanto in tre giorni hai già pagato il suo costo e sei costretto a restituirlo entro l’ora di chiusura del negozio, magari interrompendo un trail.
I parchi sono aperti 24 ore: cerca di arrivare presto, goderti le ore più fresche della giornata e quindi lasciarli verso le 17: avrai così tempo di tornare in albergo, lavarti, vedere qualche negozio, rilassarti e cenare prima che le cucine chiudano.
Lavare i vestiti
Tutti i motel, ostelli e molti campeggi sono dotati di lavanderie a gettoni. Ti consiglio di comprare il detersivo al supermercato a inizio viaggio in modo da non doverlo pagare ogni volta.
Per quanto riguarda l’asciugatura, assicurati di effettuarla a potenza minima o media se non vuoi rovinare tutto.
Lava la sera appena tornato: usa il tempo mentre fai la doccia, se qualcosa non è completamente asciutto stendilo fino alla mattina dopo e/o sui sedili posteriori dell’auto.
In alternativa puoi lavare le piccole cose nel lavandino come spiego nel mio articolo sull’attrezzatura.
Che vestiti portare
Se hai intenzione di fare trekking, categoricamente abbigliamento tecnico + qualcosa in cotone per la sera.
Non hai quello che serve? Controlla qui il mio articolo su cosa portare ed eventualmente una volta a destinazione, fai un salto in uno dei favolosi negozi REI.
Ho dimenticato qualcosa? Probabilmente. Lascia un commento sotto e … buon viaggio!
Ciao e complimenti sia per l’articolo, veramente esaustivo che per il tuo blog in generale! Peccato che l’abbia scoperto solo ora. Ti segnalo, sperando di fare cosa gradita, anche il nostro blog, dove parliamo di viaggi da un punto di vista fotografico. Spero ti piaccia
In bocca al lupo
http://www.ishoottravels.com